sabato 18 settembre 2010
11 Settembre 2010 - AMP Portofino - Mezza notturna al Faro
Ciao
Primo
giovedì 16 settembre 2010
"In Aqua Veritas"
Bravo Davide. Potrete prenotare od acquistare quest'opera presso la vostra libreria od edicola di fiducia o direttamente dall'autore. Mi raccomando, non perdetevela e buona lettura.
lunedì 6 settembre 2010
2010.09.01 Il relitto dell'UJ 2216 "EROS-KT"
Avevamo pianificato un tuffo tranquillo sui 40 minuti di fondo e con un tempo totale di circa 100 minuti e così è stato. Ci siamo veramente divertiti e spero di tornarci presto per fare delle riprese migliori di quelle che ho realizzato questa volta, si lo so dico sempre così ma...:-)
A presto
Primo.
2010.09.01 Il relitto UJ 2216 "EROS-KT" from Primo Valentini on Vimeo.
sabato 17 luglio 2010
Il Cannone del Caboto - 10.07.2010
venerdì 18 giugno 2010
Relitto Motonave Gino Scardigli - 13/06/2010
Eh, si, perchè da anni sentivamo parlare di questo benedetto relitto, che tutti disdegnano in quanto post-bellico, senza armamenti, con scarso interesse storico e che oltretutto il 99% delle volte è immerso in un torbido impenetrabile, con visibilità di 30 centimetri, della serie... dov'è..... dovèè..?? TUMPH .. eccolo, c'ho sbattuto il cranio!..
Avevamo tentato qualche settimana fa.. ed abbiamo per l'appunto abortito l'immersione perchè seppur pedagnati a 2 metri scarsi dal relitto, non siamo riusciti a vederlo, abbiamo preso la direzione sbagliata, legandoci con il reel alla cima di risalita, e quindi siamo tornati indietro. In risalita poi abbiamo visto, a 56 metri, le reti che svettavano dal fumaiolo.. a 3 pinnate da noi ..!!
Spero di aver reso l'idea ..
Ma chi è questo benedetto "Gino Scardigli"??
Prendo spunto dal sito degli scopritori ( http://www.aletek.it/ ) di questo relitto, che è stato ritrovato nel 2004, per descrivervi le origini e la storia dell'affondamento di questa motonave, varata col nome di ELJO ed affondata la notte del 30 Settembre 1966 nelle acque davanti a Livorno, a poca distanza dalle secche della meloria.
Nella notte tra il 30 settembre ed il 1 ottobre del 1966, salpata da Porto Empedocle, con a bordo 580 ton. di salgemma e 30 di merci varie (tra cui alcuni cingoli per uso civile), si trovava all'altezza dell'Isola di Gorgona a 10 miglia da Livorno e stava navigando un mare forza 4 sotto un fitta pioggia, in direzione di Savona.
Erano le 4:15 quando il nostromo registrava un improvviso sbandamento verso sinistra dell'unità, dava l'allarme e richiamava così in coperta tutti gli uomini dell'equipaggio. Il comandante, vista la grave situazione, ordinava di dirigere immediatamente verso il Porto di Livorno e chiamando soccorsi con il radio-telefono.
Intorno alle 6:00, dopo circa due ore di agonia il motore della Scardigli si arrestava vanificando l'estremo tentativo di raggiungere le "Secche della Meloria" per incagliarsi. L'ordine del comandante di abbandonare la nave giungeva in tempo per salvare gli otto uomini dell'equipaggio mentre la Scardigli si rovesciava inabissandosi.
L'IMMERSIONE:
Confidando in una intera settimana di scirocco teso, che in questa zona dovrebbe ripulire le acque profonde, e nel giorno di immersione programmato, ovvero Domenica, lontano dalle ultime battute di pesca a strascico, abbiamo programmato una immersione di 30 minuti circa alla profondità del relitto, che và da 59 metri a 67 metri sotto la poppa.
Di prima mattina ci troviamo al diving Accademia Blu del nostro amico Maurizio Di Fiore, carichi di bombolame assortito e videocamera HD (incluso Primo col suo Reb ipermodificato Azimuth AF)!
Arriviamo sul punto, c'è un pò di corrente in superfice e l'acqua non è limpidissima, ma abbiamo visto di peggio. Scandagliando scandagliando, troviamo un rialzo netto e lanciamo il pedagno che fila via dritto e veloce. Attacchiamo la boa e cominciamo la vestizione col gommone alla deriva.
Una volta pronti, Simone che guida il gommone e ci dà un ottima assistenza in superfice si riavvicina alla boa del pedagno e al suo via scendiamo contremporaneamente in acqua.
Controllo di routine e... VIA!
La sorpresa giunti sul fondo è stata enorme .. LIMPIDO!! almeno 15 metri di visibilità!
La prima sensazione che ci pervade è quella di trovarsi in un luogo che, sebbene già conosciuto ed esplorato, è stato visitato molto poco e soprattutto, crediamo che come si è rivelato ai nostri occhi, non l'abbia mai fatto prima d'ora con nessuno.
Vi lascio giudicare dal video!
2010.06.13 Il relitto del Cargo Gino Scardigli from Primo Valentini on Vimeo.
Dopo circa 29 minuti di fondo, rimuovo personalmente il pedagno dalla fiancata del relitto e cominciamo una lenta decompressione che ci porterà fuori dall'acqua in 104 minuti di runtime totale, utilizzando sul fondo un bibo 12+12 ed una stage 7 litri di trimix 17/40 ed in decompressione un nitrox 32 da 40 metri ed un nitrox 80 da 10 metri.
Tirando le somme, a noi questo relittino c'è proprio piaciuto!! Ci ha emozionato la sensazione di privilegio di essere li con quella visibilità miracolosa per essere sul fango limaccioso e sulle tracce dei pescatori a strascico.
Ci hanno emozionato (ed impaurito, pensando al rischio che comportano quando non ci si vede un palmo dal naso) le reti incastrate sul fumaiolo che svettano verso l'alto..
E non dimentichiamoci che è un ottima palestra, che si può girare tutto in 25-30 minuti con calma, che dista solo 6 miglia (di mare) da casa mia :-) :-)
A presto con le prossime immersioni, e complimenti a Primo per gli ottimi risultati che stà ottenendo con la videocamera!
Ciao, Ciro
PS: Per le foto e la ricostruzione storica si ringrazia Aletek.it, relitti.it, http://www.xs4all.nl/~beejee/1950/ELJO-15-08-05.htm
Per immergersi su questo relitto: http://www.accademiablu.net/
giovedì 3 giugno 2010
Il Relitto del Piroscafo Caboto - La Prua - 02.06.2010
Primo
martedì 1 giugno 2010
Il Relitto del Piroscafo Caboto - La Poppa - 23.05.2010
Il Relitto del Piroscafo "Caboto" - 23.05.2010.
Primo
martedì 25 maggio 2010
Anteprima: Il Piroscafo CABOTO 23-05-2010
Dopo qualche anno di divertimento, apprendimento, buona compagnia.. affiatamento.. finalmente siamo riusciti, non senza problemi logistici ed organizzativi, a fare un tuffo sul Piroscafo CABOTO.
La Caboto fu affondata il 22 dicembre 1917 dall’U-boat UB49 mentre era in navigazione da Calcutta a Genova, proprio davanti la costa di S. Vincenzo.
Quando fu attaccata dall’UB-49 era in convoglio scortato dalla torpediniera 54 AS e dalla vedetta G32. Vi fu una sola vittima fra l’equipaggio. La sorte volle che esattamente il 7 febbraio del 1918 lo stesso sommergibile affondasse la G32 mentre si trovava nella stessa zona in un convoglio con la vedetta Vortice, 3 piroscafi e 2 MAS.
Siamo di nuovo al pedagno, siamo al ventesimo minuto di fondo, decicidiamo quindi di non allontanarci troppo e fare un giro sulla struttura rialzata che abbiamo li accanto. Saliti sopra di questa vi troviamo un grosso foro, che credo essere una specie di lucernario per i ponti sottocoperta, da cui si dovrebbe arrivare alla sala macchine. Illuminando all'interno si intravedono strutture non definite molto piu in basso, ma visto che il tempo volge al termine decido per non entrare... sarà per la prossima!
Riguadagnamo il pedagno, lo liberiamo dal relitto e lasciamo il peso libero di scorrere sulla sabbia .
Da qui comincerà una lenta risalita, per una decompressione accumulata di circa 75 minuti, intorno al cimino del pedagno che viene trascinato liberamente dalla corrente, col gommone di Dino che ci segue sopra le nostre teste.
La decompressione viene ultimata senza nessun problema ed al 107' siamo fuori... ci resta nell'animo l'emozione della prima visita ad un piroscafo tanto imponente (si, ok.. l'Haven è immensa.. ma niente a che vedere con un relitto del '17 a queste profondità!)... il senso di "squadra" che ne esce notevolmente rafforzato, la voglia di continuare ad esplorare questo mondo riservato a pochi ...
Questo è il percorso che abbiamo seguito sulla poppa del relitto ed il profilo dell'immersione:
Le immagini di questo post sono fermo-immagine estratti dalle riprese effettuate da Primo. Il prossimo week-end torneremo sul relitto, sperando in una visibilità altrettanto favorevole, per ultimare le riprese sulla parte di prua, con cannone, ancore, tagliamare e cassero di comando, per poi pubblicare un video completo ed accurato.
A presto quindi, con il mare nel cuore...!
Ciro.
NB: Per le foto storiche e la descrizione storica del Caboto si ringrazia http://www.gravitazero.org
venerdì 21 maggio 2010
cave diving clafuria
L'affinità cresce...Ora riusciamo quasi a capirci quando ci chiediamo l'aria...Comunicazione con le torce accettabile...
Comunque CALAFURIA SEMPLICEMENTE STUPENDA!!
Ottima palestra per:NAVIGAZIONE
NOTTURNE
CONSAPEVOLEZZA DELLA SCORTA D'ARIA
GROTTICINE E ANFRATTI PER IMPARARE AD AFFINARE L'ASSETTO
UN MONDO DA SCOPRIRE PER GLI APPASSIONA DI BIOLOGIA
DA 0 A 40 MT...COSA CHIEDERE DI PIU'?!!
ENRICO (il lungo)
giovedì 6 maggio 2010
perchè Vittorio...
In men che non si dica eravamo a Livorno a cambiarci sotto la tettoia del bar di calafuria con una pioggia battente.
Comunque contro tutto e tutti ci siamo tuffati e il mare di calafuria ci ha regalato un immersione fantastica.
10 mt di visibilità,e tantissimi abitanti pronti ad aspettarci per salutare la nostra intrusione.
Corvine,polpessa,corallo,flabelline...insomma qualunque cosa si potesse vedere,l'abbiamo vista!!!
Allora grazie Vittorio,grazie Calafuria,grazie mare per averci regalato in una serata che non prometteva nulla di buono, una fantastica ed avvincente immersione.
Enrico(il lungo)
mercoledì 28 aprile 2010
Master Scuba Diver Trainer..261467
Dopo due anni di studi intensi,soldi,difficoltà e soddisfazioni, sono finalmente riuscito a coronare il mio sogno.
Sono diventato istruttore PADI,istruttore di specialità e membro della didattica tecnica in fortissima espansione in Italia (ma tra le più riconosciute al mondo) DSAT!!!
Scrivo pubblicamente non per lodarmi ma perchè con l'occasione voglio ringraziare tutti i membri del team che condividendo la passione per il mare mi sono stati vicino accompagnandomi in questo lungo cammino.
Ringrazio il grande capo Primo,capace di trasmettermi la voglia di migliorare sempre (come ha fatto e sta facendo lui)....
Il mio compagno di "MERENDE" Davide (davidino) stacanovista del mare..Non ha mai mollato spingendomi in acqua anche quando il mare era impraticabile per tutti...MA NON PER LUI.
Mi è sempre stato vicino, chiamandomi e comunicandomi i progressi e le avventure fatte anche quando ero a mille chilometri di distanza..facendomi sentire parte di tutto...
Ciro..genio e sregolatezza tipica di quelli della sua età ma sempre comunque un grande appassionato e profesionista.
Cosa farò ora...Bhè sicuramente mi godrò il mare senza l'assillo di esami...
Poi comincerò a fare quello che qualche anno fà ha fatto una bravissima istruttrice (Emma Duston) con me...
Trasferire l'immensa passione a chi come me avrà voglia di scoprire e chiedersi:
"COSA CI SARA' LA SOTTO"
Enrico (il lungo)
domenica 25 aprile 2010
Nasim...24.04.2010
...alcune foto "talis qualis" al volo!
martedì 20 aprile 2010
Bolzaneto...17.04.2010
2010.04.17 Giochi di luce nell'occhio del Bolzaneto
Avevo scartato queste foto perchè "impossibili" da mostrare, però volevo ricordare in qualche modo la ns prima uscita da Ivano dopo l'inaugurazione della nuova sede del Diving Lisca di Pesce, come fare? La visibilità sul relitto era praticamente di 1..2 mt al max, mi son detto "non sempre le immagini servono a rendere quello che si prova in quel preciso momento, spero che il lettore percepisca di più le ns emozioni" non so se ci sarò riuscito, ma a Maurizio e me, immersione in coppia solitaria, è piaciuta tantissimo!
Ho giocato un pò con le luci ma niente effetti speciali!!!
martedì 9 marzo 2010
QUALCOSA...
A breve news in merito.
Saluti a tutti, Ciro!